Per impedire che il cane si lecchi le ferite c’è solo un modo infallibile per prevenire possibili infezioni e accelerare la guarigione.
Il cane si può ferire in qualsiasi modo e in qualsiasi momento. Basta una semplice passeggiata all’aria aperta e rischia di tagliarsi, una corsa al parco e di finire tra i rovi, oppure in casa, mentre gioca, può sbattere da qualche parte e lacerarsi la pelle. Salvo poi l’insorgere di patologie che necessitano di cure mediche più attente, come a seguito di operazioni.
Una ferita aperta, anche se apparentemente superficiale, rischia di infettarsi, soprattutto se l’animale vive in contesti non igienici oppure se continua a leccarsi. Fortunatamente, esiste una protezione apposita che impedisce all’animale di leccarsi e di infettarsi. Certo, il cane non la gradisce molto e ne soffre, ma ad oggi resta l’unico modo per accelerare la sua guarigione.
Limitare che il cane lecchi la ferita aperta è importantissimo per ridurre il rischio di infezioni e accelerare la cicatrizzazione. Il cane si lecca per istinto, si tratta di un comportamento primordiale, con la saliva che contiene enzimi in grado di donare sollievo dal bruciore e di disinfettare i tagli superficiali.
Se la leccata è fatta con insistenza, però, come del resto avviene frequentemente, risulta controproducente, con il cane che continua a stuzzicare la ferita, non dandole il tempo di richiudersi. Il risultato è una ferita sempre aperta, che sanguina di continuo, e che è a rischio infezioni. La lesione è a rischio batterico, e allora non resta che intervenire in modo concreto. In che modo?
Occorre che l’animale indossi il collare elisabettiano, detto anche collare a cono. È scomodo e fastidioso, però funziona, poiché si pone come barriera fisica che impedisce al cane di leccarsi. Di collari elisabettiani ne esistono in commercio in diverse varianti, ci sono quelli più rigidi e quelli più morbidi, quelli più alti e quelli meno alti. I cani non li tollerano, però in certi casi sono essenziali.
Altrimenti, i veterinari possono apporre medicazioni specifiche, come garze e bende, ma queste possono essere facilmente strappate via. La saliva del cane rischia di infettare una ferita profonda, quindi è importante saper riconoscere quando una lacerazione è a rischio batterico.
Prima di tutto, se il cane si lecca continuamente, allora significa che c’è qualcosa che non va, tra i primi segnali di un’infezione in atto troviamo l’arrossamento della cute, una secrezione anomala, come sangue e pus, un gonfiore localizzato, oppure se il cane prova dolore se lo si tocca in una determinata zona.
In caso di lacerazioni e ferite, è essenziale intervenire tempestivamente, portando il cane dal veterinario. Tra medicinali, bendaggi e collare, il veterinario aiuterà il cane a rimettersi in sesto in breve tempo. Invece, se il cane starnutisce con insistenza, allora il problema potrebbe essere interno ed è bene agire subito.
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