Molti li trascurano, ma sono una parte importante del corpo del cane: prenditene cura

Ci sono alcune parti del corpo maggiormente vulnerabili e spesso trascurate, eppure sono importanti per la salute del cane: come comportarsi?

I cani hanno parti del corpo maggiormente vulnerabili e che bisogna proteggere, dal caldo estremo, dal gelo o dagli agenti esterni, ma che spesso trascuriamo, semplicemente perché non ci pensiamo. Proteggere queste zone del corpo è importantissimo per fare stare l’animale in salute. Quali sono le parti più scoperte e più fragili?

Cane portato dal veterinario
Beagle in visita dal veterinario (CaneBassotto.it)

Le zone più vulnerabili del cane sono le orecchie, il naso, gli occhi e l’addome. Queste sono più sensibili agli infortuni, ai dolori, alle infiammazioni, inoltre soffrono le escursioni termiche. Il naso, ad esempio, è un’area particolarmente sensibile, soggetta a infezioni e a dolore acuto, mentre l’addome è vulnerabile agli attacchi ma anche a scottature durante l’estate e che spesso non riusciamo a vedere.

Come proteggere la zona più sensibile del cane: mai sottovalutare questa parte vulnerabile

Oltre al naso, all’addome, alle orecchie e agli occhi, c’è una zona del corpo dell’animale che tendiamo a sottovalutare, e sono le zampe. È essenziale proteggere le zampe del cane per prevenire infortuni durante le passeggiate, in particolare bisogna controllare sempre lo stato dei cuscinetti, i quali svolgono un ruolo fondamentale.

I cuscinetti delle zampe, infatti, garantiscono stabilità, aiutano nella regolazione della temperatura corporea e ammortizzano gli urti. Sono importanti, eppure sono anche molto fragili, per questo motivo bisogna prendersene cura e prestare attenzione alle loro condizioni di salute. Non a caso, gli infortuni più comuni si verificano proprio quando fa troppo caldo o fa troppo freddo.

Passeggiata all'aria aperta con il cane
Coccole al proprio cane (CaneBassotto.it)

In estate, quando l’asfalto è rovente, bisogna fare attenzione a portare il cane a spasso. Occorre passeggiare nelle zone ombrate, magari nelle ore più fresche della giornata, e magari evitare le zone cementificate, con l’asfalto che per ovvi motivi si riscalda maggiormente rispetto alla terra e all’erba. Ma lo stesso pericolo lo corriamo con le passeggiate invernali, quando l’asfalto è ghiacciato. Il ghiaccio rischia di procurare ferite ai cuscinetti del cane, mentre il freddo provoca screpolature.

Attenzione ai cuscinetti delle zampe del cane: come proteggerli durante le quotidiane passeggiate

Prima di tutto, è fondamentale scegliere con attenzione il momento per le passeggiate, e controllare bene dove si passeggia, prevenendo eventuali graffi, tagli o ustioni. Non solo il caldo, ma anche il gelo può causare ustioni ai cuscinetti. Al ritorno dalle passeggiate è bene controllare le zampe del cane, assicurandosi che non ci siano graffi o screpolature.

Cane risposa sdraiato a terra
I cuscinetti delle zampe (CaneBassotto.it)

Cuscinetti troppo secchi e screpolati sono un problema molto frequente, specie in inverno. La pelle screpolata è meno elastica e più soggetta a ferite e lacerazioni, inoltre rischia di contrarre infezioni. L’asfalto non è pulito e pieno di germi, perciò bisogna stare attenti. Che cosa fare? In tal caso, gli esperti consigliano di applicare creme idratanti specifiche per cani, visto che, proprio come la nostra pelle, anche i cuscinetti devono essere sempre idratati e puliti.

Infezioni batteriche e fungine possono colpire il nostro amico a quattro zampe, così come reazioni allergiche. In commercio esistono tantissimi prodotti per proteggere queste zone, la maggior parte di questi è composta da alone vera, ingrediente eccezionale che fornisce idratazione, sfiamma e igienizza.

Infine, quando si torna da una passeggiata, è sempre bene pulire le zampe del cane, eliminando lo sporco. Se l’asfalto è rovente allora si possono rinfrescare i cuscinetti con acqua fresca. Se si passeggia in inverno, sotto la pioggia o la neve, al rientro a casa è bene asciugare i cuscinetti senza lasciarli umidi, controllando anche il cambio di abitudini dell’animale per prevenire malanni.

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