Le doti incredibili di un border collier di nome Harvey stanno facendo il giro del mondo: questo cane riesce a fare qualcosa di davvero insolito.
Harvey non è un cane qualunque: questo tenerissimo border collie è diventato uno dei protagonisti assoluti della ricerca internazionale sulla cognizione canina, tant’è che addirittura viene classificato come uno dei cani più intelligenti dell’intero Regno Unito e non solo. Il motivo è una sua incredibile capacità mnemonica, ovvero il cane in questione è in grado di riconoscere a memoria alcuni oggetti specifici e quindi di andare a cercarli in casa.
Una dote davvero insolita quella di Harvey: ha memorizzato i nomi di 203 giocattoli, riconoscendoli e distinguendoli senza alcun aiuto visivo. Un risultato incredibile, talmente raro da essere riscontrato solo in pochissimi cani al mondo. Chiaramente, questa dote non gli viene riconosciuta esclusivamente dalla sua proprietaria, ma da uno studio condotto dal Dog Cognition Centre dell’Università di Portsmouth, in collaborazione con la Friedrich Schiller University di Jena in Germania.
Lo studio ha preso in esame un gruppo selezionatissimo di cani dotati della straordinaria capacità di imparare centinaia di oggetti per nome, una dote definita dagli esperti come “eccezionalmente rara”, e tra questi amici a quattro zampe c’è Harvey, la cui storia personale sta già facendo il giro del mondo. Il cane vive con la sua proprietaria, Irene, che non è rimasta sorpresa nello scoprire il ruolo fondamentale della curiosità nei risultati del suo compagno di vita.
“La curiosità è una delle sue caratteristiche più evidenti” – racconta Irene in alcune interviste, tra cui una alla BBC – “Ho sempre incoraggiato il suo interesse per i giocattoli… tanto che in casa ne abbiamo più di 220!”. In base alla ricerca di cui vi stiamo parlando, che ha coinvolto undici cani provenienti da cinque Paesi, questa attitudine naturale spinge Harvey a esplorare e interagire con nuovi oggetti, facilitando in tal modo l’apprendimento dei nomi.
La professoressa Juliane Kaminski, che ha guidato lo studio, ha descritto così il rigore della procedura: i cani dovevano scegliere il giocattolo corretto tra diversi, basandosi esclusivamente sul nome pronunciato dal proprietario, senza alcun segnale visivo. Una prova complessa che richiede attenzione, memoria e autocontrollo. Queste capacità si sviluppano sostanzialmente in tre modi: grazie alla curiosità, che li spinge a esplorare e sperimentare, con l’inibizione e con la capacità di concentrazione.
La ricercatrice Juliane Bräuer, coautrice dello studio, ha sottolineato quanto sia raro trovare cani con queste abilità: i risultati della ricerca potrebbero aprire la strada allo sviluppo di un vero e proprio test di intelligenza per cuccioli, utile per identificare sin da piccoli i cani con potenziale nelle discipline che richiedono un alto livello cognitivo, come l’assistenza alle persone con disabilità o il lavoro nelle forze dell’ordine.
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