Poteva essere una vera tragedia, e invece sono riusciti a salvarlo: la storia di questo cane fa venire le lacrime agli occhi.
Ci sono giornate che iniziano in modo normale e finiscono senza fiato, che sorprendono in un modo incredibile.

È quello che è accaduto nelle campagne di Bisaccia, dove un cane da caccia è scomparso all’improvviso nel nulla, inghiottito da un vuoto che nessuno aveva visto. Un luogo isolato, pieno di alberi e rami, e quella paura e ansia quando un animale non si trova più.
Cane cade in un pozzo profondo 10 metri
Era il primo pomeriggio di sabato 22 novembre, più o meno intorno alle due. Una zona tranquilla, contrada Valle Fiumata, come tante altre vicino ai boschi. Il cane, un setter da caccia, stava seguendo una pista.

Poi un passo sbagliato, un’apertura tra le foglie secche, e quel vuoto che si è aperto sotto di lui senza preavviso.
Il pozzo era lì da chissà quanti anni. Non segnalato, nascosto dalla vegetazione, costruito in mattoni, profondo dieci metri. Nessuno immaginava ci fosse un buco simile in mezzo alla boscaglia. E lo spavento è arrivato all’improvviso, quando il cane non ha risposto più ai richiami del proprietario. Dopo qualche secondo di ansia, quei guaiti dal basso hanno fatto capire che era successo qualcosa di serio.
L’arrivo dei Vigili del Fuoco e il salvataggio del cane: il lieto fine che nessuno si aspettava
La chiamata ai Vigili del Fuoco è partita subito, senza perdere tempo. Dalla sede di Bisaccia è arrivata una squadra specializzata, abituata a gestire interventi complicati in mezzo alla natura. Il problema non era solo la profondità: era il contesto. Alberi fitti, terreno irregolare, poco spazio per manovrare. Il tipo di scenario che rende ogni minuto decisivo.

I soccorritori hanno capito subito che non si trattava di un intervento semplice. Il cane era vivo, si sentiva, ma dieci metri di discesa in un pozzo stretto non sono una passeggiata. Per questo hanno attivato le tecniche SAF, quelle usate per gli interventi speleo-alpino-fluviali. In pratica, manovre molto complicate.
Uno dei vigili, addestrato per questo tipo di operazioni, si è imbragato e si è calato lentamente all’interno del pozzo. È stato un momento delicato: bastava un movimento brusco e il cane avrebbe potuto agitarsi o ferirsi. Invece, a quanto raccontano, l’animale era spaventato ma ancora lucido abbastanza da lasciarsi aiutare.
Una volta raggiunto il fondo, il soccorritore è riuscito a mettergli l’imbragatura di sicurezza, poi il lento sollevamento verso la luce, centimetro dopo centimetro. E finalmente, la risalita. Il setter è stato riportato in superficie senza ferite gravi, solo tremore e stanchezza.
Il cane, dopo un grande spavento, è tornato dal suo proprietario
I Vigili del Fuoco lo hanno consegnato a lui sano e salvo, chiudendo un intervento che avrebbe potuto avere un epilogo molto diverso e tragico.
In una giornata normale, in un posto qualsiasi, un pozzo nascosto ha rischiato di diventare una trappola. Ma la prontezza dei soccorritori ha trasformato una paura in una storia a lieto fine





