Ansia da separazione, come riconoscerla: se il tuo cane ne soffre puoi risolvere così

Il tuo cane potrebbe soffrire di ansia da separazione: tutti i segnali per capirlo e cosa fare per farlo stare meglio.

Chi vive con un cane lo capisce subito: quei primi mesi sono un turbine di scoperte, entusiasmo… e paure. Una delle più comuni è proprio l’ansia da separazione, quel malessere che compare quando il piccolo resta da solo anche per pochi minuti. Non è capriccio, non è disobbedienza: è insicurezza pura, è il timore di essere lasciato senza punti di riferimento.

cane aspetta davanti alla finestra
Ansia da separazione, come riconoscerla: se il tuo cane ne soffre puoi risolvere così – canebassotto.it

Molti cuccioli, anche quelli che sembrano più coraggiosi, faticano a gestire la solitudine perché non hanno ancora imparato che il mondo resta un posto sicuro anche quando il loro umano non è accanto a loro. E questa incertezza si può trasformare in comportamenti difficili da gestire.

Ansia da separazione nel cane: i segnali da non sottovalutare

Succede spesso: il cagnolino gira nervoso per casa, ansima, piange, distrugge oggetti, o resta incollato alla porta. Per lui è un dolore reale, non un “capriccio” da correggere. È il modo in cui il suo corpo dice: “Non so cosa fare adesso”.

cani che hanno distrutto un cuscino
Ansia da separazione nel cane: i segnali da non sottovalutare – canebassotto.it

I primi mesi di vita sono delicati. Hanno bisogno di più interazione, più presenza, più rassicurazioni. Non hanno ancora sviluppato la capacità di comprendere che, quando usciamo, torniamo sempre. Non conoscono il concetto di attesa. Per questo il distacco, se vissuto troppo presto o troppo a lungo, può sembrargli enorme.

Un cucciolo lasciato solo troppo presto rischia di spaventarsi, di sentirsi perso. E quando la paura prende il sopravvento, è facile che si trasformi in ansia da separazione.

Come gestire l’ansia da separazione nel cane

I cuccioli non hanno ancora autonomia: hanno bisogno di uscire spesso, di qualcuno che li controlli e li rassicuri. Se possibile, nelle prime settimane è meglio non lasciarli soli per lunghi periodi. Se lavori fuori casa, chiedi aiuto a un famigliare, a un amico, a un dog sitter. Chiedi anche al veterinario quanto tempo può restare solo in base alla razza e all’età.

cucciolo triste
Come gestire l’ansia da separazione nel cane – canebassotto.it

Abituarlo gradualmente al kennel può essere un grande aiuto: dev’essere un posto morbido, sicuro, dove si sente protetto. Mai un luogo in cui mandarlo in punizione, deve essere il suo rifugio, non una prigione.

Poco prima di uscire di casa, dagli un premio speciale: qualcosa che ha solo in quel momento. Così la tua partenza non diventa un trauma, ma un rituale gestibile. Le abitudini aiutano. Mettiti le scarpe, prendi le chiavi, apri la porta… e resta fuori solo qualche secondo. Poi rientra e premialo quando resta tranquillo. Ripeti aumentando lentamente il tempo fuori casa. Abbi pazienza perché è un processo che richiede calma e costanza.

Controlla il tuo cane mentre sei fuori casa

Sapere come sta il tuo cucciolo quando sei lontano può fare la differenza. Un dispositivo di monitoraggio, come una semplice telecamera, ti permette di capire davvero cosa succede quando chiudi la porta: se abbaia, se piange, se passeggia nervoso. È un aiuto utile per intervenire prima che l’ansia peggiori e per costruire delle abitudini sane per te e il tuo cane.

Gestione cookie